Le bocche del porto
Le navi all'entrata, all'uscita e nell'interno del porto devono tenere la propria dritta.
Gli ingressi sono: la Bocca di Levante che da accesso all'avanporto ed ai vari bacini fino a quello di Sampierdarena compreso: la Bocca di Ponente (o di Cornigliano) che č utilizzata esclusivamente dalle navi operanti alle banchine dell'ILVA; l'imboccatura di Multedo che č riservata alle navi dirette rispettivamente al porto petroli e al porticciolo Fincantieri dei cantieri navali, l'imboccatura a ponente del terminal contenitori di Voltri
Venti
Il settore di traversia del porto č compreso tra SE eSW.
Marea
L'altezza dell'alta marea č di 0,34 mt. Alle sizigie e di 0.24 mt. Alle quadrature. Lo stabilimento del porto č di 8h 00m.
Corrente
La corrente fuori del porto, č diretta a ponente ed aumenta di forza con lo scirocco. Essa viene osservata anche in avamporto e nei bacini della Lanterna e di Sampierdarena dove ha la velocitā di circa un nodo.
Operativitā
Il porto č aperto 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno.
TRAFFICO MERCI
La movimentazione delle merci nel porto di Genova č quanto mai variegata e ugualmente articolato č il traffico dei passeggeri che usufruiscono della Stazione marittima del terminal crociere e del moderno terminal traghetti con linee per le maggiori localitā del mar Mediterraneo.
Dopo aver conosciuto un lungo periodo di crisi - susseguente al ristagno economico degli anni settanta e anni ottanta, ma dovuto anche ad un inasprimento della conflittualitā per le condizioni di lavoro e remunerazione delle maestranze portuali (i famosi camalli - lo scalo ha ripreso nuovo vigore negli anni novanta riportando la propria quota di mercato su valori di eccellenza.
Nel periodo precedente la seconda guerra mondiale (ovvero nelle prime quattro decadi del Novecento, il volume di merci movimentate a Genova era cresciuto da circa cinque a otto milioni di tonnellate di merci movimentate.
Č negli stessi anni che lo scalo portuale ligure ha iniziato una crescita soprattutto in direzione del ponente, ovvero oltre il bacino della Lanterna, con la realizzazione del nuovo porto di Sampierdarena e l'edificazione - di fatto strappando territorio al mare, del moderno terminal container di Voltri, operativo dagli anni novanta.
Fortemente danneggiato dai bombardamenti del 1942 e del 1943 per la seconda guerra mondiale, il porto riuscė nell'immediato dopoguerra a riconquistare una quota di otto milioni di tonnellate di merci manipolate, eguagliando il dato storico ante-guerra.
A metā degli anni settanta il traffico merci era aumentato di oltre sette volte, superando i sessantadue milioni di tonnellate.
Durante gli anni ottanta si č avuta una nuova contrazione che ha riportato il tasso di attivitā a valori modesti (circa quaranta milioni di tonnellate di merci movimentate), ma con la ripresa di fine anni novanta il volume delle merci trattate č tornato a superare 50 milioni di tonnellate l'anno.
Uguale tendenza ha seguito il movimento di passeggeri - traghetti e crociere - che, nel 2003 ha superato la quota annua record di 3,35 milioni di passeggeri transitati dallo scalo genovese.